Cosa Si Può Fare Con ChatGPT
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Cosa Si Può Fare Con ChatGPT

La chat con IA che soppianterà le ricerche?

In realtà non è stato inventato niente di nuovo: la possibilità di interagire con una macchina in modo simile a quanto si fa nella “vita reale” con altre persone è stata mostrata anni fa.

Già nel 1950 fu presentato il test di Turing, un criterio che voleva accertare se una macchina fosse in grado di interagire emulando il modo di pensare e il comportamento di un essere umano e negli anni ‘60 fu osservato ELIZA, un chatterbot in grado di far credere agli utenti di conversare con un essere umano.

Più recentemente abbiamo assistito nel 2011 al lancio di Siri, nel 2014 di Amazon Alexa e nel 2016 di Google Assistant, con i quali abbiamo dato inizio all’era degli assistenti digitali, in grado di comprendere e soddisfare richieste poste dall’uomo attraverso l’utilizzo di comandi vocali. Oggi le loro abilità si sono perfezionate e l’ampio utilizzo dell’Intelligenza Artificiale (AI) ha permesso loro di saper gestire e persino personalizzare le conversazioni.

Cos’è un chatbot

La parola chatbot deriva da “chatterbot”, coniata dal creatore di Verbot, Michael Mauldin, nel 1994 per descrivere software che consentono di avviare una conversazione uomo-macchina.

Grazie alle precedenti attività di addestramento dei modelli e delle reti neurali, specifici algoritmi di NLP (Natural Language Processing) possono ora simulare il linguaggio e il comportamento umano.

I chatbot oggi vengono utilizzati dalle aziende per fornire risposte puntuali e a volte molto precise agli utenti senza ricorrere al supporto tecnico, quindi vengono integrati in noti assistenti digitali, molti prodotti IoT, soluzioni CRM, siti e-commerce e così via.

Esistono anche chatbot che generano codice di programmazione, come GitHub Copilot, o altre soluzioni per creare nuove immagini partendo da descrizioni testuali.

Che cos’è ChatGPT e come rivoluzionerà il mondo dei chatbot

ChatGPT (Generative Pre-training Transformer) è un modello di linguaggio di ultima generazione addestrato su un dataset di oltre 8 miliardi di parole, che gli permette di risultare molto bravo nel comprendere e nel generare testo e ciò lo rende ideale per creare chatbot che possono interagire con gli utenti in modo naturale e coerente.

GPT in realtà è un modello che esiste già da molto tempo: si tratta di un modello linguistico che a partire dai tasti digitati su una tastiera riesce a interpretare in modo accurato quello che gli viene detto, con il risultato che può, ad esempio, dare consigli finanziari, generare codice a partire da un testo, creare un discorso da fare.

ChatGPT è la stessa cosa, solo che viene abbinata a un robot che riesce a dare delle risposte all’interno di un contesto.

Per provare ChatGPT basta registrarsi con un account personale nel sito web OpenAI o accedere con un account Google o Microsoft. Digitando qualsiasi tipo di richiesta, anche in italiano, ChatGPT risponderà nella stessa lingua e fornirà un feedback solitamente molto preciso e pertinente.

Affidabilità e rischi

Per quanto riguarda l’affidabilità, ChatGPT è un modello di linguaggio che viene definito accurato e affidabile, anche se presenta un limite non così scontato: la sua “conoscenza” si ferma a dati del 2021, quindi non ha la possibilità di accesso ad informazioni più recenti.

ChatGPT non è ancora potente come un essere umano e non è stata raggiunta la singolarità: sono diverse le teorie secondo cui in un futuro non troppo lontano l’Intelligenza Artificiale raggiungerà un livello tale  da superare l’intelligenza umana, in grado di sviluppare autonomamente nuove tecnologie e soluzioni a problemi complessi.

Questo senza dubbio porterebbe sia a una rapida accelerazione del progresso tecnologico, sia a un cambiamento radicale della società umana e a creare preoccupazione è che l’AI possa diventare troppo potente e sfuggire al controllo umano, oltre al poter avere conseguenze negative sull’occupazione e sulla società in generale.

Tuttavia, la singolarità AI è anche oggetto di controversie e dibattiti e molti esperti sostengono che sia difficile prevedere con precisione quando e se veramente l’Intelligenza Artificiale raggiungerà un livello così elevato.

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